Giornate di educazione Sanitaria con gruppi AIDO e AUSER: i risultati

6 Novembre 2018

A seguito di due incontri di educazione sanitaria e informazione, a cui gli infermieri dell’OPI di Lecco hanno partecipato, divulghiamo i dati raccolti su un campione della popolazione provinciale. La prima giornata si è svolta il 29 settembre, l’evento è stato organizzato insieme alle associazioni AIDO gruppo Olginate-Valgreghentino e all’AUSER e si è svolto nella sede di Olginate di quest’ultima associazione.Il secondo incontro è stato invece svolto in collaborazione con l’AIDO di Monte Marenzo in data 14 Ottobre e ha visto l’allestimento di uno stand informativo all’interno degli spazi della “Festa dei Sapori e Sagra del Fungo”. Questi due eventi si aggiungono  a quello  svoltosi a Valgreghentino, di cui l'articolo è consultabile qui .

Sono state intervistate rispettivamente 30 persone durante il primo incontro e 79 il successivo.Il gruppo complessivo risulta quindi composto da 109 persone, di cui 62 femmine e 47 maschi. L’età compresa tra i 12 e gli 86 anni, la cui media è risultata essere 63,12 (±13,95), è distribuita così come mostrato di seguito:

Età        Numero      %

0 - 40          7              6,5

41 - 60        34           31,3

61 - 75        45           41,4

76 - 86        22           20,3

Con i dati raccolti è stato possibile calcolare l’Indice di Massa Corporea (IMC o BMI, dall'inglese Body Mass Index) dividendo il peso, espresso in chilogrammi, per il quadrato dell'altezza, espressa in metri. Questo dato viene utilizzato normalmente in Sanità come fondamentale indicatore pronostico, in quanto un IMC al di sopra della norma può aumentare il rischio che si verifichino problemi di salute. Nello specifico del gruppo di persone da noi intervistate, l’Indice di Massa Corporea è risultato distribuito così come mostrato nel grafico 1 (allegato). Osservando i dati è possibile affermare che la maggior parte delle persone che abbiamo incontrato è normopeso, il 55,9 % del totale. Una buona parte però risulta essere sovrappeso (34,31 %), od obeso di classe I o II (10,8 %), per una percentuale complessiva di 42,21 % che rappresenta più di un terzo della popolazione intervistata. Nel trend nazionale la popolazione risulta così distribuita: 3% sottopeso, 51,5% normopeso, 35,5% sovrappeso, 10%% obesa. Sempre riguardo all’alimentazione solo 2 persone (sul totale di 109) hanno dichiarato di non essere regolari nell’assunzione dei pasti, così come solo 3 hanno dichiarato di assumere poco o per nulla frutta o verdura. Mentre 2 persone hanno asserito di aderire ad uno stile alimentare totalmente vegetariano. 

Per quanto riguarda l’abitudine al fumo, il 76,15 % degli intervistati riferisce di non fumare, in particolare 11 persone risultano essere ex tabagiste, e solo 15 persone dichiarano di fumare abitualmente (uno di questi riferisce di usare la sigaretta elettronica). Ancora una volta la popolazione intervistata ricalca il trend nazionale che evidenzia come tabagista circa il 20 % della popolazione italiana.

I dati rilevati circa la frequenza cardiaca e saturazione periferica di O2 mostrano una popolazione con una FC media di 75,8 bpm (±12,8) e valori di SPO2 medi di 97,5% (±1,5).

Per quanto invece riguarda i valori di pressione arteriosa i dati mostrano che la popolazione complessiva da noi intervistata risulta ancora rispecchiare i dati percentuali nazionali ed essere per la maggior parte all’interno del range di normalità indicato dalla classificazione del JNC 7 (Joint National Committee on Prevention, Detection, Evaluation and Treatment of High Blood Pressure), in cui si considera ‘normale’ una pressione sistolica inferiore a 120 mmHg e una pressione diastolica inferiore a 80 mmHg.La media riscontrata per quanto riguarda la PA sistolica (massima) è di 130,6 mmHg (± 16,35), mentre la media della diastolica (minima) è di 74,9 mmHg (8,9). In particolare, 44 persone sul totale (quindi il 40,4%) risulta avere valori pressori di massima definibili normali. Le restanti 65 persone sono così distribuite: 20 con PA Max di 130 mmHg, 22 con 140 mmHg, 12 con 150 mmHg, infine in 9 persone abbiamo rilevato valori compresi tra 160 e 170 mmHg. Va ancora meglio per la pressione minima, dove 94 persone (86,3%) risultano avere valori non superiori a 80 mmHg. Le restanti 15 persone hanno mostrato valori che si aggirano intorno ai 90-95 mmHg, in un unico caso è stato riscontrato un valore di 100 mmHg.

Durante l’intervista è emerso che il 30,3 % delle persone soffre di ipertensione arteriosa ed è regolarmente in terapia.Le altre patologie dichiarate dalle persone intervistate, riguardano malattie cardiovascolari (cardio e coronaropatie, aritmie come la fibrillazione atriale, pregressi infarti del miocardio), o comunque condizioni di alto rischio cardiovascolare (ipercolesterolemia e quadri di trombosi venosa profonda), per una percentuale complessiva di circa il 20 % degli intervistati.In percentuali minime abbiamo riscontrato persone affette da: ipotiroidismo, asma, ansia, diabete, forme di epatite, varie malattie reumatiche e alcuni tumori (seno, prostata, vescica).

In totale 31 persone, in particolare non solo coloro che già risultano soffrire di qualche patologia cronica, riferiscono di eseguire controlli medici regolari, dagli esami ematici periodici ai controlli presso il proprio medico di medicina generale o ancora eseguono controlli specialistici legati alla patologia specifica di cui risultano affetti.

I dati raccolti nelle due giornate all’interno di un campione distribuito in due paesi della nostra provincia, risultano essere sovrapponibili con le stime nazionali. Alcuni di questi (BMI, abitudini alimentati, tabagismo, valori pressori) ci ricordano che è importante investire sulla prevenzione, tramite educazione sanitaria, incentivando corretti stili alimentari e attività fisica e controlli periodici dello stato di salute.

In conclusione, rispetto a quanto riscontrato, ricordiamo che:

  • all’aumentare dell’indice di massa corporea corrisponde un aumento del rischio di malattie quali il diabete tipo 2, le malattie cardiovascolari, le malattie articolari da sovraccarico, le disfunzioni ormonali, i tumori e, nelle donne in età fertile, possono essere presenti alterazioni del ciclo mestruale, difficoltà a concepire e la gravidanza,

  • Secondo i dati raccolti dal Ministero della Salute a soffrire di ipertensione si stima che siano circa 15 milioni di italiani, ma circa la metà di questi ne è consapevole. Controllare regolarmente la pressione arteriosa e mantenerla a livelli raccomandati attraverso l’adozione di uno stile di vita sano e assumendo specifiche terapie laddove necessario, è fondamentale, poiché questa condizione rappresenta il fattore di rischio più importante per l’ictus, quindi per le malattie legate all’invecchiamento (disturbi della memoria, disabilità), nonché per l’infarto del miocardio, gli aneurismi, le arteriopatie periferiche, l’insufficienza renale cronica, la retinopatia.

  • Una regolare attività fisica, anche se di intensità moderata come per esempio una camminata di circa 30 minuti a passo sostenuto, contribuisce a migliorare tutti gli aspetti della qualità della vita ed è un fattore di prevenzione fondamentale per preservare uno stato di salute ottimale.

  • Il fumo è responsabile non solo del tumore del polmone, ma rappresenta anche il principale fattore di rischio per le malattie respiratorie non neoplastiche, fra cui la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) ed è uno dei più importanti fattori di rischio cardiovascolare: un fumatore ha un rischio di mortalità, a causa di una coronaropatia, superiore da 3 a 5 volte rispetto a un non fumatore. Un individuo che fuma per tutta la vita ha il 50% di probabilità di morire per una patologia direttamente correlata al fumo.

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